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Secondo una ricerca, il 57% degli italiani ha ricevuto almeno un regalo non gradito o doppio a Natale. Quasi 1 su 10, dichiara di averlo messo successivamente in vendita. Anche tu sei uno di questi?

A me, quest’anno è andata bene dato che ho ricevuto regali molto utili ma tantissimi italiani non hanno avuto la mia stessa fortuna ricevendo ,appunto, regali doppi o non graditi, quindi cosa fare in questi casi? Ecco che arriva in tuo aiuto il regifting.

 

Cos’è il regifting?

Il regifting, dall’inglese è traducibile come la pratica del regalo riciclato e non ritengo che sia un opzione da sottovalutare né tanto meno di cui vergognarsi.

Da un sondaggio da me effettuato su Instagram, è emerso che molte persone non utilizzano questa pratica o addirittura non la conoscono affatto.

In effetti, specialmente in Italia, prevale in larghe dosi un misto tra imbarazzo e vergogna disfarsi di regali inutili  o indesiderati, un po’ come la storia della Doggy bag al ristorante.

Ora è ormai considerata dalla maggior parte delle persone come misura anti spreco, alternativa alla spazzatura in cui finirebbe il cibo avanzato ma considerata tale solo dopo tanti anni in cui è stata bollata come gesto volgare o maleducato.

Premesso che la pratica del regalo riciclato online è una quasi esclusiva degli under 35, il regifting sta prendendo piede anche grazie a siti e piattaforme che spiegano perché sia una buona opportunità. Te ne cito alcuni.

 

Fare affari su Ebay grazie al regifting.

Ad esempio, uno dei siti più famosi e frequentati in ambito vendita usato come eBay, ha lanciato una campagna interessante durante il periodo natalizio. Essa dava la possibilità di creare fino a 100 annunci nel periodo compreso tra il 25 dicembre al 4 gennaio, con una commissione finale sulla vendita pari al massimo ad 1 euro, invece che al consueto 10%.

Un ribasso decisamente importante per spingere le persone a rivendere!

 

Quali sono i regali non graditi?

Risulta curioso che, ad essere rimessi in circolo, dominano sul podio i prodotti di enogastronomia.

Le bottiglie di vino, di prosecco, lo spumante, i panettoni ed i torroni vengono riciclati più della metà delle volte; subito dopo ci sono i capi di abbigliamento tra cui cappelli, guanti e sciarpe ma anche cosmetici e libri.

Come Subito spiega il regifting

Anche Subito, dove in prevalenza si vendono oggetti usati, spiega proprio in questo articolo come il regifting può essere utile per tutti noi ed anche per l’ambiente.

Corri a leggerlo perché è davvero molto interessante!

 

Come rivedere i regali doppi

Ovviamente, come dice anche l’articolo, non tutti i regali si possono rivendere o ridonare quindi ti spiego le regole per evitare di fare passi falsi e brutte figure.

  • Il primo passo è sicuramente quello di aprire qualsiasi regalo nel migliore dei modi. A parte la carta regalo, che sei libero di spacchettare delicatamente o con molta foga, fai molta attenzione all’eventuale confezione originale dell’articolo in modo da non rovinare o strappare l’imballo. Questo perché, in caso di rivendita o regifting, la confezione intatta risulterà un ottimo biglietto da visita.
  • Il secondo passo è quello di assicurarti di aver conservato uno scontrino di una garanzia, in caso di oggetti di elettronica o comunque oggetti per cui possa servire. Ormai tanti negozi rilasciano il doppio scontrino ma, in mancanza di quest’ultimo, potrai usare l’originale o una copia con il prezzo cancellato. Tutto ciò, ovviamente, perché al momento della vendita dell’oggetto, il cliente potrebbe essere più invogliato all’acquisto e potrebbe dar più valore ad un oggetto pari al nuovo e mai usato con garanzia annessa.
  • Terzo passo è quello di valutare l’oggetto che ti è stato donato e decidere se è il caso di rivenderlo o meno. Ad esempio, in caso di regali personalizzati con le tue iniziali sopra come gioielli o penne meglio tenere l’oggetto o semplicemente gettarlo.

 

Come regalare il regalo a mia volta?

In questo caso, consiglio in primis di ricordarti o segnarti, chi ti ha fatto il regalo per non rischiare  di regalare nuovamente l’oggetto a chi te lo ha donato.

Altro suggerimento, è quello di decidere fin da subito se un oggetto può fare per te oppure no.

Esempio: se ti hanno regalato un bellissimo aspira briciole di cui però non te ne fai nulla, inutile provare ad usarlo per 2 o 3 mesi per poi pensare di ridonarlo a tua volta. Meglio venderlo oppure non usarlo proprio destinandolo direttamente a qualcun altro.

Infine, per evitare che questo regalo faccia la stessa fine che ha fatto con te, sarebbe meglio non regalare qualunque cosa a chiunque.

Pensa o indaga prima cosa può piacere o meno ad una data persona, in modo da evitare di farti classificare come quello che fa regali tanto per farli.

 

Cosa ne penso del regifting e dei regali non graditi

In conclusione, secondo me, rivendere o ridonare un regalo che non fa per te, non è una cosa di cui dovresti vergognarti ma è invece una pratica da adottare piuttosto che tenere l’oggetto per mesi o anni in giro per casa e poi farlo finire in discarica.

Io, personalmente quando regalo un oggetto, cerco di farlo pensando alla persona a cui è destinato e soprattutto valuto qualcosa di cui può aver bisogno la persona cui sto donando quel determinato oggetto, tutto ciò proprio per evitare regali inutili o non graditi.

Quindi non provare vergogna o imbarazzo ad utilizzare il regifting anche perché, così facendo, darai una seconda vita ai tuoi oggetti inutilizzati che sicuramente qualcuno troverà utili.

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